Negativo.
Cosa significa sviluppare un negativo.
In precedenza con un sistema ottico si conduce l’immagine fotografica nell’emulsione di alogenuro d’argento AGX presente sulla pellicola.
La realizzazione del negativo si ottiene rendendo visibile un’immagine nascosta formata durante l’esposizione della pellicola alla luce.
Cosa occorre:
Il rilevatore
ID 11
Perceptol
Microphen
Ilfosol2
Hyfin
Il fissaggio
Superfix
Tetenal
Ilfofix
Una caraffa graduata per le diluizioni
Due bottiglie per la conservazione del rilevatore e del fissaggio, possibilmente non trasparenti
Una sviluppatrice
Un cilindro graduato per le dosi
Un termometro
Una forbice
Una coppia di pinze
Una pinza tergi film
Dark room
Il buio assoluto è prioritario.
Ripetute più volte per prova le operazioni iniziamo.
Prendiamo il rullino e lo apriamo dalla parte alta con una forbice, non sciupate nulla perché il contenitore può essere riutilizzato per una nuova pellicola.
Estratta la pellicola e individuato il capocorda fate un taglio in diagonale a invito.
Inserito il primo lembo nella spirale della sviluppatrice e iniziate a ruotare i polsi con un movimento intermittente avanti e indietro. Ricordate che l’avvolgimento deve essere effettuato con il dorso della pellicola esterno. Terminato l’inserimento mettiamo la spirale dentro la sviluppatrice. Chiudiamo e iniziamo a fare il trattamento accendendo adesso la luce.
Preparato il rilevatore a temperatura di 20° lo inseriamo dall’apposita bocca nella sviluppatrice.
10 secondi di vigorosa agitazione, 1 minuto fermo, capovolgimento uno al minuto, terminato il tempo facciamo uscire il rilevatore in una bottiglia per il prossimo uso.
Lavaggio intermedio con acqua a 20° oppure andiamo direttamente con il fissaggio sempre a 20°.
Solita operazione con il capovolgimento della sviluppatrice per il tempo previsto.
Al termine svuotamento del fissaggio e successivo lavaggio a forza. La temperatura deve essere compresa tra 14° e 24°. Tempo di lavaggio non inferiore a 30’.
Essiccamento in una stanza quasi asettica per evitare i depositi di polvere.
Variabili per l’esito finale.
Capacità del rilevatore (la stanchezza), temperatura, tempo di somministrazione, tipo di agitazione, lavaggio intermedio, temperatura del lavaggio intermedio, capacità del fissaggio (stanchezza), temperatura, tempo di somministrazione, tipo di agitazione, lavaggio finale, temperatura, tempo di lavaggio, tipo di essiccamento e conservazione.